Le ragazze dell'Itinera CUS Ad Maiora ancora in
casa contro il Riviera 1975. Derby in trasferta per il team maschile con il
TKGroup
La temuta ripresa del
campionato non ha riservato insidie all'Itinera CUS Ad Maiora Rugby 1951
femminile, che nel recupero contro il Chicken CUS Pavia ha dominato (52-0),
conquistando un quarto posto in serie A che fa gioire tutti nell'ambiente
biancoblù. «È stato un ottimo modo - spiega l'ala Rebecca Pantaleoni - per
riprendere la stagione. Siamo riuscite a mantenere sempre alto il ritmo e anche
con la testa siamo rimaste concentrate e infatti abbiamo segnato le mete un po'
in tutto il corso della partita.
(Rebecca Pantaleoni in azione contro Chicken CUS Pavia)
Ce le siamo guadagnate tutte, esprimendo un
buon gioco. Alla fine vedere che eravamo al quarto posto è stato gratificante.
Personalmente me lo sono ripetuto un paio di volte». I progressi danno
soddisfazione in modo particolare a chi li ha vissuti sulla propria pelle, fin
dall'inizio del percorso di crescita. «Ero presente - racconta la 22enne
trequarti - quando abbiamo vinto la Coppa Italia a 7 e l'anno dopo abbiamo
cominciato l'avventura della serie A. In questo periodo sono sempre stata
abituata alle ultime posizioni e sono felice che i nostri sforzi per migliorare
siano stati ricompensati».
Una quarta piazza che sarà
tutt'altro che facile da difendere. «Dovremo confermare i risultati fin qui
ottenuti e per esempio andare a vincere a Monza sarà una bella impresa. Sopra
di noi c'è il Villorba e sono molto curiosa di come andrà il match di ritorno.
In casa loro, sotto la pioggia, abbiamo perso per 20-0 e non vedo l'ora di
reincontrarle, per riscattare quella sconfitta». Il primo test sarà domenica
alle ore 14,30 al centro sportivo Angelo Albonico contro il Riviera 1975,
superato in trasferta per 15-5. «Faremo il possibile - afferma Pantaleoni - per
ripetere quel successo, lavorando con tutta l'umiltà che ci ha contraddistinte
in questi anni. Non ci montiamo certamente la testa per essere salite al quarto
posto e vogliamo che questo non sia un punto d'arrivo. A portarci fin qui è
stata la continuità del progetto, che ha significato costanza nei metodi di
allenamento e incrementi nei numeri. Abbiamo imboccato la strada giusta e, con
il senno di poi, la capacità di tenere duro che ha avuto il gruppetto di quelle
reduci dalla vittoria in Coppa Italia, fra le quali mi inserisco, anche se ci
sono ragazze più vecchie di me, è stato importante. Negli anni più difficili,
quando andavamo a giocare in quindici contate, abbiamo stretto i denti e
finalmente il sogno di essere quaranta atlete all'allenamento si è avverato.
Qualsiasi tecnico penso che sogni di avere una rosa così ampia da allenare e
dalla quale scegliere chi mandare in campo».
Il merito dei risultati va
condiviso con coach Wady Garbet e con lo staff che collabora con lui. «La preparazione
atletica - osserva Rebecca - è molto attenta e scrupolosa e denota tutta la
passione che Serena Di Guida mette nel suo lavoro. Personalmente mi sento molto
tranquilla in quello che faccio, grazie alla sua presenza. "Dado" (il
vice allenatore Davide Notario, ndr) si occupa di noi trequarti e anche lui
s'impegna moltissimo. Con lui ci troviamo prima degli allenamenti, per curare
le skills specifiche di chi deve calciare come i mediani o di chi, come noi,
estremi e ali, deve fare le prese al volo».
Pantaleoni, che lavora come
responsabile vendite in una ditta di Pianezza e tratta Italia ed estero, ha
anche al suo attivo un'esperienza rugbistica in Australia: «Sono stata per due
volte dall'altra parte del mondo. La sorella di mia mamma vive laggiù. Nel
luglio del 2014 sono andata per trovare i miei familiari e sono rimasta là a
lavorare. Sono tornata in Australia nel giugno del 2015 e ho anche militato
nella squadra della Sydney University, che è la più forte del Paese. Ho
disputato una partita ed è stato emozionante. Senza saperlo ero assieme alle
due nazionali Ashleigh Hewson, che ai Mondiali del 2015 ha fatto l'estremo, e
Grace Hamilton. Ho visto un livello di rugby elevatissimo e apprezzato una
notevole visibilità del nostro sport».
Al CUS, oltre a giocare,
Rebecca si occupa di seguire una squadra di mamme:«In particolare quelle dei
bimbi dell'Under 6 e dell'Under 8 avevano chiesto alla nostra capitana Elisa
Rochas, che è anche la responsabile tecnica del Settore Propaganda, se fosse
possibile per loro fare un po' di attività mentre attendevano che i loro figli
svolgessero l'allenamento. È così partito il progetto di effettuare una seduta
alla settimana, il martedì dalle 17,45 alle 19, e si è cercato un tecnico
disposto a prendersi questo impegno. Pur non avendo un'esperienza specifica, ho
parlato con Elisa e ho ritenuto di poter assumere quell'incarico. Mi piace
trasmettere le mie conoscenze e mi sono resa conto che quel gruppo di mamme
aveva veramente voglia di fare e d'imparare anche le regole dello sport che i
loro figli praticano. Abbiamo iniziato il primo martedì di ottobre e ho sempre
cercato di spiegare loro le regole attraverso gli esercizi. Le tengo sempre in
movimento. Gli allenamenti sono abbastanza simili ai nostri, con riscaldamento
e una parte di addominali e di tenute a terra».
Anche il passaggio del
pallone e la visione di gioco non sono trascurate:«L'unico aspetto che evitiamo
è il placcaggio con il contatto fisico vero e proprio, anche se ogni tanto lo
proviamo con i sacconi e tutte si divertono molto. Anche quando è piovuto ed
era tutto bagnato, nessuna si è mai tirata indietro a fare gli addominali a
terra. Sono belle toste. Ormai il progetto esula dai bambini, perché coinvolge
anche le mamme dei ragazzi dell'Under 18. Se qualche donna volesse poi
aggregarsi dall'esterno, sarebbe la benvenuta. Ad allenamento la presenza media
è di una decina di persone, anche se il gruppo complessivo è di una quindicina.
Sono tutte lavoratrici e non sempre riescono a liberarsi. Fra loro c'è anche
mia mamma Angela, che guarda le partite assieme a me e anche da sola. Ho fatto
appassionare anche mia nonna Rosi, che quando può viene a vedermi giocare».
(In azione il rumeno Sergiu Ursache, sempre una garanzia per il team torinese, nella foto in gara contro l'Accademia)
Nel fine settimana scatterà
anche la seconda parte del campionato di A maschile, in cui i ragazzi di coach Lucas
D'Angelo saranno, come già noto, nella poule 3 con Pro Recco, TKGroup Rugby
Torino, Rugby Perugia, Primavera Rugby e Gran Sasso. Oggi è stato
ufficializzato il calendario e il primo incontro degli universitari sarà
domenica alle 14,30 il derby in casa del TKGroup. Seguiranno il 28 gennaio alla
stessa ora il match casalingo contro il Rugby Perugia, il 18 febbraio la
trasferta sul campo del Gran Sasso, il 4 marzo la visita alla Pro Recco e il 18
marzo la gara interna contro la Primavera Rugby. Le partite di ritorno saranno
alle 15,30 del 25 marzo e di 8, 15, 22 e 29 aprile.
Anche i Bulls di C, guidati
da Dragos Bavinschi e Francesco Narcisi, inizieranno il girone 4 della seconda
fase Passaggio con Rivoli, Rugby Cogoleto & Province dell'Ovest, San Mauro,
Stade Valdotain e Union Rugby Riviera. Domenica alle 14,30 all'Albonico se la
vedranno con il Cogoleto & Province dell'Ovest.
L'Under 18 di Luis Otaño, Sergiu Ursache e Manuel Musso, dopo la
vittoria di Imperia sullo Union Riviera, alle 12,30 di domenica sarà di nuovo
in trasferta a Rivoli. L'Under 16 Elite di Nicolas Epifani e Roberto Modonutto
sabato alle 17 avrà il derby a Settimo Torinese contro il TKGroup. Riprenderà
l'attività l'Under 14 di Alberto Carbone e Paolo Martina, che sabato alle 16,30
ospiterà a Grugliasco il Rivoli.
Carlotta Guerreschi, nella foto, inserita nella lista delle 32 atlete per il 6 Nazioni
L'ala dell'Itinera CUS Ad Maiora Rugby 1951, Carlotta
Guerreschi, è stata inserita dal commissario tecnico della Nazionale Andrea Di
Giandomenico nella lista delle 32 atlete prese in considerazione per il
prossimo 6 Nazioni. Lunedì prossimo sarà diramato l'elenco delle 23 selezionate
per i primi due incontri, che si ritroveranno a Reggio Emilia giovedì 1
febbraio, per esordire nella competizione allo Stadio Mirabello domenica 4,
alle ore 18,30, contro l’Inghilterra, squadra detentrice del trofeo. Una
settimana dopo l’Italdonne sarà in campo al Donnybrook di Dublino (alle 13
locali, le 14 italiane) per affrontare l’Irlanda. (Roberto Lervi – foto di
Mario Sofia)
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