giovedì 18 gennaio 2018



Le ragazze dell'Itinera CUS Ad Maiora ancora in casa contro il Riviera 1975. Derby in trasferta per il team maschile con il TKGroup
La temuta ripresa del campionato non ha riservato insidie all'Itinera CUS Ad Maiora Rugby 1951 femminile, che nel recupero contro il Chicken CUS Pavia ha dominato (52-0), conquistando un quarto posto in serie A che fa gioire tutti nell'ambiente biancoblù. «È stato un ottimo modo - spiega l'ala Rebecca Pantaleoni - per riprendere la stagione. Siamo riuscite a mantenere sempre alto il ritmo e anche con la testa siamo rimaste concentrate e infatti abbiamo segnato le mete un po' in tutto il corso della partita. 

(Rebecca Pantaleoni in azione contro Chicken CUS Pavia)


Ce le siamo guadagnate tutte, esprimendo un buon gioco. Alla fine vedere che eravamo al quarto posto è stato gratificante. Personalmente me lo sono ripetuto un paio di volte». I progressi danno soddisfazione in modo particolare a chi li ha vissuti sulla propria pelle, fin dall'inizio del percorso di crescita. «Ero presente - racconta la 22enne trequarti - quando abbiamo vinto la Coppa Italia a 7 e l'anno dopo abbiamo cominciato l'avventura della serie A. In questo periodo sono sempre stata abituata alle ultime posizioni e sono felice che i nostri sforzi per migliorare siano stati ricompensati».
Una quarta piazza che sarà tutt'altro che facile da difendere. «Dovremo confermare i risultati fin qui ottenuti e per esempio andare a vincere a Monza sarà una bella impresa. Sopra di noi c'è il Villorba e sono molto curiosa di come andrà il match di ritorno. In casa loro, sotto la pioggia, abbiamo perso per 20-0 e non vedo l'ora di reincontrarle, per riscattare quella sconfitta». Il primo test sarà domenica alle ore 14,30 al centro sportivo Angelo Albonico contro il Riviera 1975, superato in trasferta per 15-5. «Faremo il possibile - afferma Pantaleoni - per ripetere quel successo, lavorando con tutta l'umiltà che ci ha contraddistinte in questi anni. Non ci montiamo certamente la testa per essere salite al quarto posto e vogliamo che questo non sia un punto d'arrivo. A portarci fin qui è stata la continuità del progetto, che ha significato costanza nei metodi di allenamento e incrementi nei numeri. Abbiamo imboccato la strada giusta e, con il senno di poi, la capacità di tenere duro che ha avuto il gruppetto di quelle reduci dalla vittoria in Coppa Italia, fra le quali mi inserisco, anche se ci sono ragazze più vecchie di me, è stato importante. Negli anni più difficili, quando andavamo a giocare in quindici contate, abbiamo stretto i denti e finalmente il sogno di essere quaranta atlete all'allenamento si è avverato. Qualsiasi tecnico penso che sogni di avere una rosa così ampia da allenare e dalla quale scegliere chi mandare in campo».
Il merito dei risultati va condiviso con coach Wady Garbet e con lo staff che collabora con lui. «La preparazione atletica - osserva Rebecca - è molto attenta e scrupolosa e denota tutta la passione che Serena Di Guida mette nel suo lavoro. Personalmente mi sento molto tranquilla in quello che faccio, grazie alla sua presenza. "Dado" (il vice allenatore Davide Notario, ndr) si occupa di noi trequarti e anche lui s'impegna moltissimo. Con lui ci troviamo prima degli allenamenti, per curare le skills specifiche di chi deve calciare come i mediani o di chi, come noi, estremi e ali, deve fare le prese al volo».
Pantaleoni, che lavora come responsabile vendite in una ditta di Pianezza e tratta Italia ed estero, ha anche al suo attivo un'esperienza rugbistica in Australia: «Sono stata per due volte dall'altra parte del mondo. La sorella di mia mamma vive laggiù. Nel luglio del 2014 sono andata per trovare i miei familiari e sono rimasta là a lavorare. Sono tornata in Australia nel giugno del 2015 e ho anche militato nella squadra della Sydney University, che è la più forte del Paese. Ho disputato una partita ed è stato emozionante. Senza saperlo ero assieme alle due nazionali Ashleigh Hewson, che ai Mondiali del 2015 ha fatto l'estremo, e Grace Hamilton. Ho visto un livello di rugby elevatissimo e apprezzato una notevole visibilità del nostro sport».
Al CUS, oltre a giocare, Rebecca si occupa di seguire una squadra di mamme:«In particolare quelle dei bimbi dell'Under 6 e dell'Under 8 avevano chiesto alla nostra capitana Elisa Rochas, che è anche la responsabile tecnica del Settore Propaganda, se fosse possibile per loro fare un po' di attività mentre attendevano che i loro figli svolgessero l'allenamento. È così partito il progetto di effettuare una seduta alla settimana, il martedì dalle 17,45 alle 19, e si è cercato un tecnico disposto a prendersi questo impegno. Pur non avendo un'esperienza specifica, ho parlato con Elisa e ho ritenuto di poter assumere quell'incarico. Mi piace trasmettere le mie conoscenze e mi sono resa conto che quel gruppo di mamme aveva veramente voglia di fare e d'imparare anche le regole dello sport che i loro figli praticano. Abbiamo iniziato il primo martedì di ottobre e ho sempre cercato di spiegare loro le regole attraverso gli esercizi. Le tengo sempre in movimento. Gli allenamenti sono abbastanza simili ai nostri, con riscaldamento e una parte di addominali e di tenute a terra».
Anche il passaggio del pallone e la visione di gioco non sono trascurate:«L'unico aspetto che evitiamo è il placcaggio con il contatto fisico vero e proprio, anche se ogni tanto lo proviamo con i sacconi e tutte si divertono molto. Anche quando è piovuto ed era tutto bagnato, nessuna si è mai tirata indietro a fare gli addominali a terra. Sono belle toste. Ormai il progetto esula dai bambini, perché coinvolge anche le mamme dei ragazzi dell'Under 18. Se qualche donna volesse poi aggregarsi dall'esterno, sarebbe la benvenuta. Ad allenamento la presenza media è di una decina di persone, anche se il gruppo complessivo è di una quindicina. Sono tutte lavoratrici e non sempre riescono a liberarsi. Fra loro c'è anche mia mamma Angela, che guarda le partite assieme a me e anche da sola. Ho fatto appassionare anche mia nonna Rosi, che quando può viene a vedermi giocare».

(In azione il rumeno Sergiu Ursache, sempre una garanzia per il team torinese, nella foto in gara contro l'Accademia)

Nel fine settimana scatterà anche la seconda parte del campionato di A maschile, in cui i ragazzi di coach Lucas D'Angelo saranno, come già noto, nella poule 3 con Pro Recco, TKGroup Rugby Torino, Rugby Perugia, Primavera Rugby e Gran Sasso. Oggi è stato ufficializzato il calendario e il primo incontro degli universitari sarà domenica alle 14,30 il derby in casa del TKGroup. Seguiranno il 28 gennaio alla stessa ora il match casalingo contro il Rugby Perugia, il 18 febbraio la trasferta sul campo del Gran Sasso, il 4 marzo la visita alla Pro Recco e il 18 marzo la gara interna contro la Primavera Rugby. Le partite di ritorno saranno alle 15,30 del 25 marzo e di 8, 15, 22 e 29 aprile.
Anche i Bulls di C, guidati da Dragos Bavinschi e Francesco Narcisi, inizieranno il girone 4 della seconda fase Passaggio con Rivoli, Rugby Cogoleto & Province dell'Ovest, San Mauro, Stade Valdotain e Union Rugby Riviera. Domenica alle 14,30 all'Albonico se la vedranno con il Cogoleto & Province dell'Ovest.
L'Under 18 di Luis Otaño, Sergiu Ursache e Manuel Musso, dopo la vittoria di Imperia sullo Union Riviera, alle 12,30 di domenica sarà di nuovo in trasferta a Rivoli. L'Under 16 Elite di Nicolas Epifani e Roberto Modonutto sabato alle 17 avrà il derby a Settimo Torinese contro il TKGroup. Riprenderà l'attività l'Under 14 di Alberto Carbone e Paolo Martina, che sabato alle 16,30 ospiterà a Grugliasco il Rivoli.

Carlotta Guerreschi, nella foto, inserita nella lista delle 32 atlete per il 6 Nazioni


L'ala dell'Itinera CUS Ad Maiora Rugby 1951, Carlotta Guerreschi, è stata inserita dal commissario tecnico della Nazionale Andrea Di Giandomenico nella lista delle 32 atlete prese in considerazione per il prossimo 6 Nazioni. Lunedì prossimo sarà diramato l'elenco delle 23 selezionate per i primi due incontri, che si ritroveranno a Reggio Emilia giovedì 1 febbraio, per esordire nella competizione allo Stadio Mirabello domenica 4, alle ore 18,30, contro l’Inghilterra, squadra detentrice del trofeo. Una settimana dopo l’Italdonne sarà in campo al Donnybrook di Dublino (alle 13 locali, le 14 italiane) per affrontare l’Irlanda. (Roberto Lervi – foto di Mario Sofia)

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