L'Itinera CUS Ad Maiora femminile
festeggia la vittoria sul Monza e la convocazione in Nazionale di Silvia Gai
La squadra femminile di serie A dell'Itinera CUS Ad Maiora Rugby 1951,
allenata da Wady Garbet e Davide Notario, domenica ha vissuto una bellissima
giornata, grazie alla vittoria per 12-0 sul blasonato Monza 1949, che finora
aveva sempre battuto le biancoblù. Un motivo d'orgoglio che è andato a sommarsi
a quello della convocazione di Silvia Gai nel gruppo delle 23 azzurre, che sarà
in raduno da domani a Biella con il ct Andrea Di Giandomenico, in vista del
test match di domenica, allo Stadio Lamarmora-Pozzo, contro la Francia. La
speranza è di ritagliarsi un posto nel prossimo Sei Nazioni, per seguire le
orme della compagna Monica Bruno, l'ultima cussina a partecipare alla
manifestazione nel 2014. Anche Carlotta Guerreschi lo scorso gennaio era stata
presa in considerazione da Di Giandomenico, salvo poi non essere inserita nel
novero delle 25 prescelte per il debutto contro il Galles.
La 21enne terza linea, che è studentessa al terzo anno di Design e
Comunicazione Visiva, indirizzo grafico, al Politecnico, è tesserata per il
Liceo Monti, e, grazie al progetto di tutoraggio, fa parte della compagine
cussina, con cui si allena in settimana e disputa le partite di campionato ogni
domenica. «Questa chiamata - racconta Gai - per me è stata un'autentica
sorpresa. In passato avevo già partecipato a qualche raduno di selezione, ma
non c'era mai stata alcuna convocazione ufficiale. C'è l'intenzione di provare
delle giovani e sono felice che il ct abbia pensato a me, per di più in un
periodo molto positivo per la società del CUS e per la squadra. In questi anni
penso di essere cresciuta e le quattro stagioni in serie A, la prima al Monza e
le altre tre al CUS Torino, mi hanno aiutata molto da questo punto di vista. Ho
iniziato a giocare a rugby a 14 anni in prima superiore al Liceo Monti a
Chieri, dove ho frequentato l'indirizzo linguistico. Lo praticava già mio
fratello Paolo, che ha due anni più di me. La mia scuola si è poi affiliata
alla Federazione e ho cominciato a giocare la Coppa Italia a 7, prima di andare
al Monza con il tutoraggio».
Per le sue doti di sfondamento Silvia nell'ambiente è soprannominata
"bufalo":«Gli amici mi hanno chiamato così fin dal primo anno di
rugby e ormai è un nomignolo che mi porto dietro e al quale sono affezionata.
Sono una che quando ha la palla in mano abbassa la testa e va dentro, caricando
senza paura. Cerco di guadagnare più terreno possibile. Non segno molto, ma
creo le condizioni utili per mandare in meta le compagne più veloci. Il ruolo
che mi piace di più è il terza centro, che non è chiuso in mischia e ha il
compito di comandare il pacchetto, direzionando la spinta. Tatticamente è
importante per decidere cosa fare della palla in uscita. Il rugby mi piace
molto, perché esalta lo spirito di squadra, molto più degli altri sport. Quando
ero piccolina ho nuotato per parecchi anni e non amavo l'individualità. Idoli
nella palla ovale? Come modello di giocatrice ho sempre avuto la flanker
inglese Heather Fisher, che ha disputato la Coppa del Mondo e le Olimpiadi di
Rio. È anche un bel personaggio (ha lottato con successo contro l'anoressia da
ragazzina e soffre di alopecia, ndr)».
Obiettivi per Biella? «Faccio parte - spiega - delle quattro terze linee
convocate. Elisa Giordano e Isabella Locatelli hanno già parecchi caps, mentre
io e Beatrice Veronese siamo esordienti. Parto molto umile e senza troppe
aspettative. Darò il massimo nel raduno e spero di trovare il mio spazio». Con
l'Itinera, che dopo sei giornate è quinto con 13 punti, Silvia si sta prendendo
delle gran belle soddisfazioni: «Quest'anno siamo partiti con il piede giusto.
Ci stiamo allenando bene e in partita riusciamo a tradurre il lavoro svolto in
settimana. Nella scorsa stagione abbiamo avuto parecchi infortuni e
gradualmente le compagne stanno tutte recuperando. Anche le ragazze nuove
stanno aiutando la crescita, insomma abbiamo un gruppo ampio che ci permette di
guardare a futuro con ottimismo. Proveremo ad arrivare il più in alto
possibile. Abbiamo già raggiunto dei traguardi, che l'anno scorso sembravano
lontani».
Come per esempio battere il Monza, che domenica Silvia ha affrontato da
ex, come, tra le altre, la capitana Elisa Rochas e Ottavia Piovano, l'autrice
della seconda meta con un coast-to-coast entusiasmante all'ala. «Ci abbiamo
messo una grande determinazione, che talvolta ci era mancata, - sottolinea Gai
- e nessuna di noi in campo ha mai mollato, neppure per un secondo. Avevamo
tutte una feroce voglia di vincere e siamo state ricompensate dal risultato.
Ora vogliamo continuare a progredire e il prossimo step potrebbe essere quello
di ridurre il gap che ci separa da Valsugana e Colorno. Non sarà facile, ma il
lavoro non ci spaventa». Il campionato si fermerà per un weekend e tornerà
domenica 26 novembre, con le cussine impegnate alle ore 14,30 in casa del Rugby
Cogoleto & Province dell'Ovest.
Sta effettuando un bellissimo percorso, essendo ancora imbattuta, anche
la nuova Under 14, guidata da Alberto Carbone e Paolo Martina. Carbone, classe
1996, è il volto nuovo nella categoria, dopo essersi occupato nelle scorse stagioni
del Settore Propaganda. «Ho iniziato con l'Under 12 per un anno e mezzo -
ricorda - cui sono seguiti tre anni in Under 10, che mi sono serviti molto,
grazie al supporto di Elisa Rochas e di tutti gli altri tecnici che mi sono
stati a fianco. Ora il nostro direttore sportivo Salvatore Fusco ha deciso di
affidarmi l'Under 14. Mi ha chiesto se me la sentissi e ha scommesso su di me.
Mi sto trovando benissimo e in più faccio anche il preparatore fisico
dell'Under 16 Elite e dell'Under 18 territoriale. Dal lunedì al venerdì sono al
100% al centro sportivo Angelo Albonico e nel fine settimana ci sono le
partite. Con l'Under 14 svolgiamo tre sedute, il lunedì, mercoledì e giovedì,
dalle ore 17,30 alle 19. Abbiamo però aggiunto un allenamento extra, non obbligatorio,
che comincia alle 17 e nel quale approfondiamo aspetti come i passaggi e i
calci. La vicinanza di Paolo Martina, che ha molta esperienza, mi aiuta
moltissimo, e da lui sto imparando parecchio. La gestione del gruppo e il modo
di comunicare con i ragazzi sono diversi rispetto alla Propaganda, che è
comunque la base di tutto».
(nella foto Alberto Carbone)
L'obiettivo è soprattutto di formazione: «A quest'età la priorità non
deve essere vincere, ma porre tutte le condizioni per raggiungere i risultati
in futuro. Abbiamo un progetto gestito dal direttore tecnico Lucas D'Angelo e
ci poniamo dei traguardi e partita dopo partita vediamo cosa sia stato
assimilato. Per il lavoro sull'Under 14 ci è molto utile capire bene cosa
manchi per ben figurare nella categoria successiva, l'Under 16. A inizio anno
molti elementi erano in difficoltà nella tecnica del placcaggio e ora si vedono
già i miglioramenti. Ciò che mi sta piacendo molto in partita è che i nostri
giovani atleti riescano a mettere subito in atto ciò che prepariamo in
settimana in allenamento. Sono veloci ad apprendere e per noi tecnici è una
soddisfazione vedere che recepiscono ciò che viene loro insegnato. Questi 26
ragazzi che abbiamo a disposizione sono un bellissimo gruppo. Sono tutti amici
fra loro e si frequentano anche al di fuori del rugby. Sono uniti e non si
perdono un match della prima squadra. Quest'atteggiamento rafforza molto i
rapporti. In campionato ci stiamo comportando bene e prossimamente saremo
impegnati anche nelle tappe del Super Challenge. Per noi sarà importante
comprendere a che livello saremo. Cercheremo d'imporre il nostro il gioco».
Carbone, che in campo era un terza linea, ha smesso di giocare tre anni
fa per problemi fisici, dopo aver militato anche in serie A ed essere stato
convocato in Nazionale Under 18. «Mi sono rotto il menisco per due volte -
racconta - e poi l'infortunio maggiore è stato all'anca. Sono stato costretto a
due interventi, l'ultimo a febbraio di quest'anno. Ora voglio trasmettere a
coloro che sono più giovani di me ciò che ho appreso. Sono anche studente al
terzo anno in Scienze Motorie e a settembre del 2018 dovrei conseguire la
laurea, per poi proseguire con la specialistica. Per me è molto gratificante,
perché all'Università acquisisco la parte teorica, che posso mettere in pratica
con i miei bambini. Sono fortunato e mi diverto molto».
Sabato l'Under 14 sarà a Grugliasco per affrontare alle 16,30
l'Avigliana. In mattinata, dalle 9,30 alle 12, il Settore Propaganda
parteciperà a un concentramento a Biella con l'Under 6, l'Under 8 e l'Under 10
e a uno a Volvera con l'Under 12. Domenica alle 11,30 l'Under 18 territoriale
di Luis Otaño, Sergiu Ursache e Manuel Musso sarà a Moncalieri e alle 13
l'Under 16 Elite di Nicolas Epifani e Roberto Modonutto, dopo il grande
successo sul Calvisano, ospiterà il Viadana. (Roberto Levi)
Le foto di Silvia Gai sono di Mario Sofia, quelle di Alberto Carbone di
Alessandro Medda
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