martedì 1 agosto 2017

Andiamo con ordine e partiamo da quella che probabilmente sarà la news più importante dell’intera pre-season ovale bolognese, ovvero l’iscrizione al campionato di serie C1 da parte della nuova compagine cadetti. Un salto di categoria ufficializzato in extremis dalla federazione e che nelle intenzioni dovrà migliorare la qualità delle opzioni di scelta per la squadra seniores. In pratica, la nuova avventura in questa categoria cercherà di fungere da calamita per l’approdo in rossoblu di nuovi studenti  provenienti da fuori città, oltre che trasformarsi contestualmente in una sorta di “palestra” per i giovani in uscita dalla juniores.
L’obbiettivo  - certamente ambizioso - è quello di creare un blocco solido di giocatori, magari in grado di potersi intercambiare in caso di assoluta emergenza. Il programma (cominciato con la creazione di una singola franchigia giovanile dopo l’accordo siglato fra Lions, Pieve e Bologna Rugby 1928) è senza dubbio voglioso e lungimirante, anche se probabilmente i frutti saranno tangibili solo fra qualche tempo.  Intanto, le premesse di partenza paiono più che positive.
Cambia il regolamento. Altra allettante variazione rispetto al precedente campionato, riguarderà le nuove regole d’ingaggio. Ovvero, il discorso relativo al numero ed alle modalità di promozione in serie A.  Da questa stagione le prime classificate dei rispettivi quattro gironi avranno diritto alla serie superiore, mentre le seconde dovranno affrontarsi in una sorta di Play Off da giocarsi il 20 Maggio in campo neutro. Di quest’ultime quattro, due saliranno immediatamente al termine dello spareggio; le due perdenti si sfideranno il 27 Maggio per il settimo ed ultimo posto disponibile.
Inutile nascondere quale sarà la meta del club, a maggior ragione nella stagione del 90esimocompleanno. La concorrenza sarà feroce (Parma, Pesaro e Medicei su tutte), ma con lo spirito mostrato nella passata stagione nulla può esser precluso.
Arrivederci, “Mortadella Cup”.  Ecco, tra le tante novità dell’ultimissima ora purtroppo va segnalata anche una nota malinconica. Per motivi puramente logistici infatti, la Reno Rugby dovrà “emigrare” nel girone Veneto, abbandonando così quello a cui appartiene tradizionalmente a discapito della stracittadina contro il 1928. Niente fette di mortadella alla fine del derby dunque, ma quanto meno la possibilità per gli appasionati di  potersi godere due campionati diversi ed affascinanti all'interno della stessa città.
 


Scritto da:
Andrea Nervuti

Amante del mondo anglosassone in ogni sua sfumatura: dall'atmosfera del piccolo pub di periferia fino alle luci della Premier League

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