Conclusa la visita del Vice Presidente Fir Perugini in Sicilia

                 

Si è conclusa ieri la visita del Vice Presidente Fir, Totò Perugini, in Sicilia.

Un momento di scambio e confronto che ha visto partecipare i rappresentanti di molte società rugbystiche siciliane. Molteplici le fasi della visita nell'isola, che ha toccato anche il Centro di Formazione Permanente, culminata con l'incontro ufficiale nella sede del Comitato Fir Sicilia a Catania, al termine del quale il Vice Presidente Fir ha così commentato: «Mi congratulo, a nome della Federazione, con il Presidente del Comitato per il lavoro svolto, in questi anni passati come all'inizio del nuovo mandato, per le scelte prese e per l'andamento del Comitato che sicuramente è il più rappresentativo delle regioni più a sud d'Italia. Quello della Federazione è un convinto plauso per la gestione del Comitato e per l'immagine che riesce a dare del Comitato in regione: la Fir sostiene ampiamente l'operato del Presidente Arancio. Ringrazio sentitamente tutte le società che hanno partecipato a questo nostro incontro ufficiale presso il Comitato per la disponibilità che hanno dimostrato.

(da sin. Toto' Perugini ed Orazio Arancio)

 Mi rammarico che qualcuno non è potuto essere presente, ma non mancherà occasione di fare visita nei loro club». Il Vice Presidente federale Perugini ha raccolto altresì l'invito alla partecipazione al Torneo Cappello di Ragusa in programma a maggio, garantendo la sua presenza.

Molto positivo anche il commento del Presidente Fir Sicilia, Orazio Arancio, che ha dichiarato: «È stato un piacere aver ricevuto la visita in Sicilia di Totò Perugini, che ancor prima di essere il Vice Presidente federale è un ex compagno di nazionale, ma soprattutto un amico.

È stato un primo appuntamento molto gradito dai presidenti delle società, che hanno così avuto modo di conoscere e di farsi conoscere, per un proficuo quadriennio finalizzato a tentare di risolvere alcune delle difficoltà tipiche delle regioni del Sud, tra cui la annosa carenza di impianti adeguati alla pratica del rugby».

Da Roman Henry Clarke add/stampa CR FIR Sicilia