domenica 15 gennaio 2017


CARISPEZIA CUS GENOVA   5
ACCADEMIA IVAN FRANCESCATO  45
Marc. p/t: 1’ cp Ricca, 6’ mt  + tr Rizzi, 13’ mt Pomaro tr Rizzi, 22’ mt Luccardi tr Rizzi, 26’ mt D’Onofrio, 30’ mt D’Onofrio; s/t: 7’ mt Cornelli tr Rizzi, 14’ mt Perini, 30’ mt Mordacci tr Cornelli.
CUS GENOVA:Dho (64’ Papini), Salerno, Barani (60’ Gambelli), Ricca, Rebora, Zini, Lubrano, Bertirotti, F. Imperiale (30’ Torchia), Torre, P. Imperiale (47’ Guggiari), Dell’Anno (74’ Baldelli), Nievas, Perini, Cattaneo (47’ Ghiglione). ALL. Bernardini/Askew.
ACCADEMIA FIR: Cornelli (75’ Casilio), D’0nofrio, Vaccari (50’ Costella), Forcucci, Arcadipane, Rizzi (70’ Quintieri), Casilio (55’ Crosato),  Licata (50’ Mantovani),  Mordacci, Ghigo, Wrubl (70’ Piantella), Pomaro  (70’ Romano), Luccardi (52’ Testa), Fischetti (55’ Braggie’). All. Roselli.
Calciatori: Rizzi 4/6, Ricca 1/2, G. Cornelli  1/1.
Arbitro Piardi, g.d.l. Sgura e Poli di Brescia.

La partita del Carlini faceva parte dell’ultima giornata del girone di ritorno della prima fase, e l’esito della stessa in tutti i casi era ininfluente per entrambe le squadre, in merito alla qualificazione alla fase successiva. In ogni caso tutto si è deciso nel primo tempo e, dopo l’iniziale vantaggio dei cussini genovesi, che si portavano in vantaggio su penalty di Luca Ricca, era la briosità degli accademici a creare la differenza in campo. Prima i “blues” passavano in vantaggio sciorinando una splendida azione con i trequarti finalizzata dall’apertura veneta Antonio Rizzi, poi ci si metteva anche l’organizzazione del pack, con finalizzazione del pilone Nicola Pomaro, emulato dal tallonatore colornese Matteo Luccardi. Il CUS subiva costantemente le iniziative dell’Accademia, sempre arrembante, con il beneventano Giovanni D’Onofrio e Simone Cornelli tra le linee arretrate e il piemontese Enrico Ghigo ad evidenziarsi per capacità tecnica ma anche per prestanza atletica.

(La meta di Antonio Rizzi dell'Accademia)

 Le cinque mete segnate dall’Accademia chiudevano il discorso sul punteggio, ed il CUS Genova cercava di riprendere il bandolo della matassa, ma non era facile nonostante l’impegno profuso aggirare la difesa dei giovani avversari. L’Accademia ha presentato in campo venti giocatori di diciotto anni, e solo tre di diciannove (classe 1997). Nel secondo tempo i padroni di casa sospinti da un tenace Giorgio Perini, che poi andava in meta su azione di mischia, e qualche tentativo di contrattacco di Zini, Salerno e Ricca, riuscivano a tamponare discretamente le folate offensive dell’Accademia che in ogni modo sfruttando anche qualche ingenuità di troppo dei cussini segnavano ancora due mete.

(Il cussino Federico Salerno in avanzamento)

  TOSH ASKEW, Trainer del CUS Genova, interviene a fine partita asserendo che: “ Gli avversari indubbiamente sono stati superiori in tutte le fasi di gioco, poi nel secondo tempo siamo riusciti a mettere un poco di ordine, e questo sprattutto in mischia e comunque ritengo che questa squadra potrà conservare la Serie A.”
  Intanto per causa di alcuni rinvii, su tutti il test Benevento/Gran Sasso, che dovrebbe essere recuperato domenica prossima, l’inizio della seconda fase slitta al 29 gennaio. In seguito ci sarà anche l’inserimento di una giornata per il 12 febbario, che avrebbe dovuto essere in pausa per la concomitanza del Sei Nazioni.


“L’Accademia ci ha messo in difficoltà nelle fasi statiche, con i trequarti, in tutte le fasi di gioco – ammette FRANCESCO BERNARDINI, allenatore in seconda del CUS Genova – poi nei secondi quaranta minuti di gioco siamo riusciti a rimediare offrendo anche qualche interessante spunto e siglando una meta. Certo che gli avversari erano molto piu’ allenati di noi, del resto questi ragazzi puntano ad inseririsi nel gruppo che difenderà i colori della  nazionale nel futuro Sei Nazioni giovanile, pertanto anche l’impegno messo in campo è stato superiore alla media.
Accademia Ivan Francescato ha chiuso la prima fase del Campionato al primo posto nel girone di qualificazione, perdendo un solo test a Firenze con i Medicei, e ritroveranno nella Fase Promozione il Tossini Recco ed appunti la squadra toscana, nonchè gli abruzzesi dell’Aquila ed i laziali della Primavera di Roma. La sesta squadra che farà parte di questo girone uscirà tra l’Unione Capitolina di Roma e l’Ottopagine di Benevento. Per la Fase Retrocessione, invece, il Carispezia CUS Genova sarà “accompagnato” dai Cavalieri PratoSesto, Noceto, Pesaro, Gran Sasso e logicamente da Capitolina o Benevento.


(Il trainer dell'Accademia Ivan Francescato, il romano FABIO ROSELLI)

FABIO ROSELLI, allenatore dell’Accademia Ivan Francescato, lo avevamo incontrato già a Recco, la prima domenica di ottobre, quando l’Accademia riusci’ a espugnare dopo quattro anni d’imbattibilità il campo Carlo Androne di Recco. Al Carlini tutto è sembrato piu’ facile.
“ Queste sono partite comunque pericolose – dice il tecnico romano – in quanto a livello di risultato non servono a nessuno, in realtà noi ora come Accademia affronteremo il periodo piu’ importante in quanto dovremo preparare quei giocatori che avranno la possibilità di giocare il Sei Nazioni e allo stesso tempo quei ragazzi che rimarranno dovranno essere in grado di alzare il livello tecnico. Logicamente se gli atleti che giocheranno un buon Sei Nazioni voràà dire che con noi in Accademia si era lavorato proficuamente. “
Per l’Accademia Ivan Francescato la stagione 2016/17, almeno a tenere conto dei risultati ottenuti in campionato, e molto positiva, attuando un gioco estremamente veloce e alla mano.

“ Il gruppo è un ottimo assieme di atleti – conferma ROSELLI – vorrei precisare che il risultato sia la conseguenza di una grossa prestazione individuale e di squadra, quindi prima la prestazione come l’idea di esprimersi per quello che uno vale. Il rugby d’alto livello, internazionale, devi essere in grado di difendere sul gico veloce, devi essere in grado di far punti su di un gioco veloce quindi sicuramente la conquista ha la sua importanza a favore di un gioco di alto livello. Come l’anno scorso l’Accademia non potrà partecipare ad un eventuale play off, dovrà fermarsi obbligatoriamente con la fine della seconda fase , e questo potrebbe essere un ulteriore una ulteriore difficoltà in quanto i ragazzi devono trovare non motivazioni di risultato, o addirittura di una eventuale promozione di categoria, bensì puntare ad un chiaro miglioramento tecnico”

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