lunedì 5 dicembre 2016


FINALMENTE ZENA WASPS ! All’ottava giornata del campionato di Serie B il CFFS Cogoleto&Province dell’Ovest è riuscito nell’impresa di ottenere la prima affermazione ufficiale sul campo (27/26) sui bresciani del Rovato. La lotta nella zona bassa della graduatoria del Girone 1 della Serie B, è piuttosto contorta, e comunque equilibrata, come del resto anche la parte alta della stessa classifica. Anche nella prima domenica di dicembre non sono mancate le sorprese, e una piacevole per i fans liguri è arrivata dal campo Marco Calcagno di Cogoleto, dove il team locale ha sottomesso di misura (27/26) il Rovato.  “ Indubbiamente siamo contenti del risultato. Lo aspettavamo da tempo – ricorda GIAN LUCA SANDRI – e la partita stessa è stata abbastanza combattuta, loro non si sono presentati male ma, fondamentalmente  io  credeo che siamo superiori a loro. Certo non mi sento di confermarlo con certezza in quanto noi siamo a tratti distratti, evanescenti. Spesso ci succede che ogni volta che riusciamo a far punti, ci smarriamo commettendo falli assurdi regalando facili penalità da sfruttare agli avversari di turno. Anche domenica scorsa a Cogoleto, per esempio in un momento topido del test e dopo essere andati in meta, permettiamo al Rovato di far bella figura alla propria ala – servendogli – un pallone d’oro al volo, e il punto della meta ecco che si è già cancellato in un attimo.  “

(Ecco Gian Luca Sandri in azione - FOTO DI NANDO MURGIA)

Il Rovato facendo parte della scuola bresciana, vanta buone tradizioni rugbistiche, assolutamente da non sottovalutare nemmeno in un campionato di Serie B come questo, estremamente equilibrato, ed anche a Cogoleto i lombardi hanno comunque incamerato un punto di bonus difensivo.
“I bresciani li abbiamo tenuti costantemente in partita – riprende SANDRI – quando invece avremmo dovuto chiudere il discorso molto prima del fischio finale, e vincere si ma con il minimo scarto, correndo seri rischi. Purtroppo nel nostro processo di maturazione ci manca ancora tanta esperienza per ottenere una costante crescita. Giochiamo con avversari che al minimo errore ti penalizzano, e questo dimostra la nostra inesperienza, e una certa mancanza di cinicità. “

(duello in volo in una touche con Stefano Riccobono protagonista - FOTO DI NANDO MURGIA)


Ricordiamo tutti il MARCO BOLLESAN, qualche anno fa, quando allenava il CUS Genova e quando nonostante la sua squadra conducesse un qualsiasi test, anche amichevole e con un vantaggio altisonante, non smettesse mai di incitare i propri atleti a segnare ancora punti e mete.... se siamo arrivati a cinquanta punti cerchiamo di arrivare a cento!
“Sembrava un discorso esagerato, quasi una sciocchezza – replica GIAN LUCA SANDRI – invece era proprio giusto ragionare così in questo modo, e anche oggi giorno dovremmo pensarla così, forse ci potremo evitare di soffrire sino all’ultimo secondo di gioco.”
Sono cambiati i tempi, è ovvio, non si puo’ confrontare i campionati di una volta con quelli attuali, ma la metodologia per avere ragione di un qualsiasi avversario è riuscire a segnare mete, mete, mete. E le Zena Wasps domenica scorsa al Rovato sono riusciti a metterne a segno quattro con Pressenda, D’Agostino, Tricoli e Salvarezza, completando il bottino con i piazzati di capitan Sandri.
“Se sei veramente superiore ad un avversario lo devi essere per tutti gli ottanta minuti di gioco, non puoi esserlo a tratti. Insomma cadiamo sempre sullo stesso argomento, è solo una questione di crescita, di mentalità. In ogni modo le uniche partite da noi perse con avversari tecnicamente superiori sono state quella con il Lecco, che poi ci è stata assegnata la vittoria per loro squalifica,  e quella con il CUS Milano, formazione molto preparata in tutti i reparti. Bisogna continuare su questa strada.”

(un placcaggio su Livio Chindamo)


Il CFFS Cogoleto&Province dell’Ovest ha utilizzato: Collòca, Michieli, Pressenda, Chindamo, Simcich, Sandri, Mozzi, Porcile, Eleonori, Salvarezza, Fiabane. Cannella, Rifi, Bortoletto, Riccobono. In seguito sono subentrati anche Tricoli, Canuso e D’Agostino.




(foto di NANDO MURGIA, nel riquadro)












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